IL MIO OBIETTIVO FUNZIONA BENE? PROVIAMOLO E TESTIAMOLO PRIMA DI FARLO LAVORARE SUL CAMPO!
Facciamo una serie di Test al nostro obbiettivo per conoscerlo a fondo e capire come prima cosa se ha problemi e di che tipo sono, ma capire anche i punti di forza e come usarlo al meglio.
Andiamo a creare la Carta d’Identita della nostra ottica.
Vi invito anche a leggere i nostri 3 articoli che parlano in modo dettagliato delle specifiche tecniche degli obiettivi:
COME OTTENERE LA MASSIMA NITIDEZZA DALL’OBIETTIVO – VIGNETTATURA E DISTORSIONE DELL’OTTICA – CURVE MTF
Proviamo un obiettivo sul campo.
Per prima cosa scegliamo un foglio di giornale o meglio un poster che possa contenere delle scritte anche piccole, l’importante e che sia fissato al muro, bello steso e senza pieghe, per questo motivo un poster con una carta più rigida può essere migliore di un foglio di giornale fine e spiegazzato.
Cosa valutare di un obiettivo fotografico
- Controllo delle lenti decentrate
- Verificare la vignettatura
- Verificare la distorsione
- Testare il dettaglio al centro
- Testare il dettaglio ai bordi
Controlliamo se l’obiettivo ha delle lenti decentrate. Difetto raro ma possibile.
Vi posto subito una fotografia prodotta da un obiettivo con le lenti decentrate.
Come vedete si nota immediatamente un effetto di mosso/sfocato o meglio dettaglio del tutto fuori fase.
Vi posto 2 immagini una del centro e una della parte laterale.
Questo da solo vi fà capire l’importanza fare un test ad ogni vostro obiettivo per capire se ha difetti prima di usarlo per un lavoro.
In teoria le 2 immagini dovrebbero risultare uguali, lo scatto è stato effettuato con un 24-120mm Nikon , è vero che non è un obbiettivo molto performante e che ai bordi potrebbe perdere del dettaglio , ma cosi è davvero troppo.
Se vi capita di fare una prova ed avere un risultato del genere molto probabilmente il problema è questo , lenti decentrate , magari dato da un difetto di produzione , quindi potrete trovarmi in queste condizioni con un obiettivo appena comprato.
Potrebbero esserci anche altre spiegazioni , ma di sicuro è un’ottica da portare in assistenza.
Verificare la vignettatura dell’obiettivo usando diaframmi differenti.
La foto a sinistra è stata scattata a F1.8 mentre quella a destra a F2.8 , come potete vedere a diaframma 1.8 la vignettatura intorno è più evidente (l’alone circolare più scuro ai bordi della foto).
Vi dico che in tutti i diaframmi intermedi la vignettatura diminuisce sempre di più fino al diaframma 2,8 . Poi si stabilizza e rimane uguale da F2,8 fino a F8 e riprende a notarsi a diaframma 11.
Qui sotto potete vedere come riprende a vignettare da F8 a F11.
Ecco la prova la differenza è poca ma si nota, da diaframma 11 riprende a vignettare aumentando ancora a diaframmi 16 e 22.
Quindi abbiamo testato il 50mm e abbiamo capito che scattando da diaframma 2,8 a diaframma 8 eviteremo il problema della vignettatura dell’ottica.
In questo caso il test è stato fatto con il 60mm 2.8
Da F2,8 la vignettatura diminuisce sempre di più fino a stabilizzarsi a F4 e rimane poco visibile fino a f11.
Quindi a differenza del 50mm con il 60mm potrò usare diaframmi che vanno da F4 a F11 senza avere il problema della vignettatura.
Come vedete 2 ottiche molto simili come focale ma differenti nella resa.
Come prima cosa ho imparato a capire quanto vignetta il mio obiettivo e sopratutto ho capito quali sono i diaframmi da usare per ridurre al minimo questo problema.
IDEA!!!
Sfruttare la vignettatura come effetto voluto per concentrare l’attenzione al centro è una tecnica molto usata, dipende da cosa stai fotografando. Potrai utilizzare anche il lampo di un flash con angolazione stretta, es. impostandolo sul tele, ma usando un grandangolo, questo andrà a creare una caduta di luce ai bordi dandovi un bell’effetto vignetta.
Verificare la distorsione dell’obiettivo.
Vi propongo il confronto fra 2 obiettivi , il 50mm a sinistra e il 60mm a destra . Tutte ottiche originali Nikon molto prestanti.
Come potete notare il 50mm a sinistra produce un effetto barilotto distorcendo le linee, osservando il rettangolo rosso la distorsione è evidente. A destra invece con il 60mm tutte le linee sembrano belle dritte.
Ecco la differenza tra un’ottica e un’altra, notate bene tutte le prove sono fatte con 2 ottiche molto vicine per lunghezza focale eppure notiamo molto bene le differenze.
Quindi imparate a conoscere ogni singola ottica che avete non date nulla per scontato fate queste prove e segnatevi i risultati, solo cosi saprete davvero sfruttare al meglio la vostra attrezzatura.
Testare il dettaglio dell’obiettivo al centro usando diaframmi differenti.
Qui abbiamo un dettagli centrale dell’immagine visto circa al 100% di ingrandimento, a sinistra F2 e a destra F8 , scattato con il 50mm.
Il risultato è buono in entrambe le immagini, questo mi fa capire che nella parte centrale dell’obiettivo avrò lo stesso dettaglio utilizzando qualunque tipo di diaframma.
Ora mettiamo a confronto 2 ottiche diverse.
In questo caso capiamo semplicemente che il 60mm (foto a destra) restituisce un dettaglio all’immagine migliore del 50mm (foto a sinistra) , piccole cose, ma è sempre meglio avere un’informazione in più invece di una in meno
Se già mettiamo a paragone queste 2 ottiche vediamo che il 60mm distorce meno , ha un dettaglio migliore e vignetta meno anche a diaframmi più chiusi.
Con queste informazioni posso ben capire che:
-se ho bisogno di fare un servizio di still-life in studio o di riproduzioni di opere d’arte userò sicuramente il 60mm.
-se invece devo svolgere un servizio tipo reportage, ritratto, notturne o dove lasciarsi andare a immagini più artistiche il 50mm è sempre il preferito per diversi motivi. Miglior Boken (sfocatura sullo sfondo) , apertura diaframma più ampia (quindi più luminosità) ecc.
Testare il dettaglio dell’obiettivo ai bordi usando diaframmi differenti
In fine paragoniamo il bordo dell’immagine per valutarne il dettaglio. A sinistra F2 a destra F8, si nota un dettaglio leggermente migliore su F8 ma può dipendere anche dalla profondità di campo migliore, insomma c’e’ poco da valutare in questo caso.
Possiamo dire che anche ai bordi questo obiettivo (50mm) si comporta bene.
Abbiamo in questo modo stilato una perfetta Carta d’Identità del nostro obiettivo, sappiamo quando è meglio usare alcuni diaframmi , sappiamo quanto distore e vignetta.
Abbiamo capito quindi in quali occasioni un determinato obiettivo può essere un vantaggio e quando invece può crearci dei problemi, e in questo caso sappiamo come attenuare questi problemi.
Ricordate sempre che il sensore della fotocamera ha la sua importanza, ma decisiva è l’ottica, perchè se l’immagine che arriva al sensore è pessima nessun sensore potrà migliorarla.
Per avere dettagli più tecnici rinnovo l’invito a leggere anche questo articolo su come ottenere il massimo dal proprio obiettivo.