DAL 1971 LA NASA UTILIZZA NIKON
In precedenza Hasselblasd fu la prima fotocamera a scendere sulla luna, ma poi le fotocamere Nikon sono sempre state le prescelte , dalla D2XS alla D3 poi D4 e adesso 10 Nikon D5 accompagnate da ben 64 obiettivi. Per la verità gli obiettivi vennero recapitati nel 2013 non so la lista esatta di questi obiettivi , ma possiamo immaginare tutte ottiche di un elevato valore.
CHI AVRA’ PAGATO PER TUTTA QUESTA ATTREZZATURA?
I maligni che preferiscono altre marche potranno dire che nikon non ha preso un dollaro per tutta l’apparecchiatura e devo ammettere che lo penso anch’io, il ritorno di immagine in questo caso per un marchio è molto elevato, quindi immagino che il tutto possa essere arrivato alla NASA senza nessuna richiesta economica.
Voglio però fare un ragionamento politico e tecnico, la NASA investe e spende una quantità di denari inimmaginabile per le sue missioni , ritengo quindi che la scelta su una determinata macchina non venga fatta solo seguendo politiche di risparmio, ma cercando affidabilità prima di tutto e massima qualità possibile. Anche perchè credo che dal 1971 altri marchi si siano fatti avanti sempre proponendo le proprie attrezzature in modo gratuito e se non l’hanno fatto forse hanno sbagliato.
Quindi sono proprio convinto e non solo per la scelta della NASA, che le ammiraglie Nikon siano sempre state tra le più affidabili, robuste e poco inclini a problemi . In effetti tutti abbiamo visto le immagini delle ammiraglie serie D cadere nella lava bollente e continuare a scattare o essere congelate e poi scongelate senza subire danni , quindi credo proprio che se decidi di partire per 6 mesi nello spazio in un’ambiente pieno di radiazioni cosmiche, temperature improbabili e problemi vari avere un corpo macchina resistente e quasi indistruttibile sia una prerogativa indispensabile, da lassù risulterebbe complicato portare la macchina in assistenza, anche avendo la priorità di un professionista NPS.