Intervista rilasciata per Prontopro April 13, 2016
by Fabio Lanzafame
Oggi scopriremo più da vicino il lavoro dello studio di fotografia gestito da Massimiliano Paradiso. Questo studio, in particolare, ha ideato un nuovo stile fotografico per ritrarre i matrimoni, in modo da distinguersi dallo stile ormai inflazionato del reportage.
“Partendo dal reportage” rivela il nostro fotografo ai lettori del blog di Pronto Pro“abbiamo inserito delle tecniche tipiche delle riprese cinematografiche, sia durante lo scatto, sia nella scelta delle foto e, soprattutto, in fase d’impaginazione. A questo stile abbiamo appunto dato il nome di cinematografico, pur trattandosi di fotografia”. L’approccio cinematografico si compone di tre distinte fasi di lavorazione:
Durante lo scatto:
in questa fase, partendo dallo stile base del reportage, si inseriscono delle tecniche proprie del cinema per creare meglio il racconto. Non ci si limita a fotografare la singola scena, ma si cerca di elaborare il racconto con dei controcampi (entro i 180° della scena), con degli stacchi sull’asse da campo largo al primo piano, creando una sequenza descrittiva fatta solo di dettagli oppure sfruttando i piani d’ ascolto.
La scelta delle fotografie:
prima di passare all’impaginazione, la scelta delle fotografie è una fase molto importante per mantenere vivo lo stile cinematografico. Per questo motivo si consiglia sempre agli sposi di farla insieme agli operatori. In questo modo si possono assistere meglio gli sposi avendo la visione finale del montaggio del prodotto. Inoltre, si riuscirà a capire bene quali sono i loro gusti.
L’impaginazione:
prima di tutto si sceglie un formato orizzontale 30×40, il quale rispecchia al meglio la visione panoramica di uno schermo cinematografico. In un secondo momento, l’impaginazione segue alcune regole che vengono adottate quando si disegna uno storyboard cinematografico. Vengono inserite le immagini che meglio descrivono la sequenza ed il cambio di scena, raccontando la storia dell’evento così come si fa in una ripresa filmica. Ad esempio, si può mostrare dapprima una panoramica per localizzare i personaggi, poi un campo medio descrittivo e, infine, un primo piano che consente di essere a stretto contatto con l’emozione vissuta in quel dato momento. Inquadrature di dettagli e particolari, tra l’altro, possono arricchire ed impreziosire la narrazione.
Al termine di questo processo creativo, infine, si riceverà un fotolibro che racconterà gli eventi della giornata proprio come avviene in un film, accompagnando lo spettatore scena dopo scena e invitandolo a rivivere intensamente quel giorno. Si potranno così attraversare tutti i momenti più significativi e le emozioni che hanno caratterizzato la cerimonia.