Confrontiamo 2 fotocamere Nikon una Top Reflex e una Top Mirrorless
Il confronto fra queste 2 fotocamere, può essere utile per chi è indeciso se effettuare il passaggio a una mirrorless o continuare ancora per adesso ad utilizzare le reflex.
Diamo prima alcuni numeri e poi facciamo le considerazioni del caso
Basandoci solo sui dettagli la Z7 ha qualche parametro in verde in più , il che significa che qualcosina di meglio salta all’occhio.
A dire la verità non c’e’ nulla di cosi significante, forse il parametro da tenere più sotto controllo è il fuoco con maggiori punti di messa a fuoco per la Z7 e un più ampio campo di rilevazione.
Per il resto il minor peso della mirroless è sicuramente un vantaggio, ma l’utilizzo di una sola card di memoria della Z7 e il sensore molto esposto ogni volta che si fa un cambio obiettivo (quindi un rischio maggiore di sporcarlo) spostano la scelta verso la d850.
Entrambi i corpi sono adatti per fotografie e video pubblicitari , aziendali e in ogni campo dove abbiamo bisogno di una qualità molto alta, che si avvicina a un medio formato.
La scelta fatta dal nostro studio fotografico è per ora di rimanere sulle reflex con la possibilità di backup su 2 schede e senza utilizzare adattatori per le ottiche.
Credo che la scelta fra i 2 corpi macchina possa dipendere maggiormente dalle nostre abitudini e da come vogliamo utilizzare il corpo macchina. La mirroless può sembrare più adatta per le riprese video, per reportage essendo più leggera, e come secondo corpo da tenere in borsa essendo meno ingombrante di un corpo reflex.
La D850 dal canto suo rimane sempre una fotocamera a cui i professionisti sono più abituati, un’impugnatura adeguata anche con obiettivi molto lunghi e pesanti, le ottiche f-mount che monta la d850 sono sicuramente nel nostro corredo, mentre per utilizzare la Z7 saremo obbligati ad acquistare l’adattatore nikon oppure fornirci direttamente delle ottiche z-mount create apposta per le mirrorless.
SE QUESTO ARTICOLO VI E’ STATO DI AIUTO COLLEGATEVI AL NOSTRO GRUPPO FB “SENSIBILI ALLA LUCE”